Nido d'Infanzia Comunale "l'Aquilone"

Ultima modifica 25 febbraio 2021

Nido d'Infanzia Comunale "L'Aquilone"

Via Renato Fucini, 95

San Frediano a Settimo

tel. 050 742641

Mail: nidoaquilone@comune.cascina.pi.it

Il Nido d’Infanzia Comunale “L’Aquilone”, situato nella frazione di San Frediano a Settimo, è un servizio educativo che accoglie 42 bambini/e di età compresa tra i 9 e i 36 mesi. Attualmente il funzionamento del Nido è garantito dalla presenza di:

• 8 educatrici

• 2 operatrici

• una cuoca ed un aiuto cuoca

La sua attività si svolge da Settembre a Giugno, con sospensione per le festività natalizie e pasquali, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 7.40 alle 16.20.

Nel nido i gruppi di bambini/e sono misti, suddivisi in due gruppi di età non omogenea, composti ciascuno da 21 bambini/e e 4 educatrici di riferimento. La consapevolezza è quella di offrire esperienze ricche ed un contesto educativo migliore, dove la differenza tra grandi e piccoli rappresenti un elemento di esperienza più qualificata, in una situazione di piccolo gruppo. L’educatrice sostiene e incoraggia l’azione dei bambini/e, propone affiancandosi alle continue scoperte che essi fanno, non si sostituisce al loro fare, ma mostra, non anticipa, ma attende.

L’educatore organizza e predispone lo spazio, la progettazione degli spazi tiene conto dello sviluppo evolutivo dei bambini /e. 
Lo spazio accoglie i bambini/e e contiene i loro interessi: gli angoli sono ben caratterizzati, chiari, leggibili, facilmente individuabili ed accessibili, l’educatrice intenzionalmente organizza gli spazi e sostiene il bisogno di esplorazione di tutti i bambini/e presenti, il ruolo dell’adulto regista predispone, attraverso il piccolo gruppo, le occasioni più significative per avviare i processi di costruzione, avendo in mente tutte le età presenti all’interno del gruppo-sezione.

I bambini/e, nel loro apprendere e nel costruire la conoscenza, fanno continuamente ricerca su ciò che li circonda. Il Nido si articola prevalentemente in spazi strutturati stabilmente: arredi, materiali, oggetti e “architetture” sono dettate da una progettazione nella quale il rapporto tra ciò che è fisso e ciò che è variabile si modula, e alternandosi risponde sempre al bisogno di sicurezza e di apertura al cambiamento. Gli spazi e gli angoli sono strutturati in modo tale da permettere a tutti i bambini/e, anche ai più piccoli/e, di orientarsi di volta in volta in percorsi di gioco cui dedicarsi da soli/e, con i compagni/e o insieme all’adulto.

L’ambiente è articolato e suddiviso in spazi destinati alle diverse attività ed è costituito da:

Lo spazio d’ingresso e di uscita: inteso come zona centrale e di raccordo del Nido; in questo luogo sono presenti punti di forte identificazione per i bambini/e (come gli armadietti dei cappotti contrassegnati da una foto personale) e punti di riferimento importanti per i genitori (come il divano ed i pannelli delle informazioni).

Le sezioni articolate in angoli ricchi di materiale e stimoli, organizzate per consentire sia situazioni di gioco libero sia di gioco strutturato.

Il laboratorio del colore e della manipolazione: è uno spazio organizzato in modo da favorire l’iniziativa dei bambini e il loro desiderio di “fare”.

Lo spazio del pranzo

Lo spazio polifunzionale della nanna e del gioco psicomotorio

Il giardino

Lo spazio degli adulti: è un luogo destinato al lavoro di documentazione, programmazione e aggiornamento.

Si utilizzano materiali non strutturati, naturali o poveri (materiale di recupero) perché questi garantiscono ai bambini/e molteplici possibilità di agire e coltivare un atteggiamento scientifico: esplorare e scoprire vuol dire entrare in contatto con i simboli ed i significati veri e autentici, tramite i quali costruire il senso della realtà, attraverso la quotidianità dell’esperienza.

La partecipazione delle famiglie al nido non è un elemento accessorio, ma fondante nella progettazione di un servizio educativo. La Famiglia ed il Nido si confrontano fin dall’inizio con reciprocità, si raccontano e si ascoltano in un dialogo costruttivo, che si realizza anche attraverso formule diversificate di partecipazione, alcune istituzionali: riunioni preliminari, incontri di sezione, colloqui individuali, consiglio dei genitori, altre personalizzate ad esempio le feste o la gestione allargata di laboratori che permette di entrare nei servizi coinvolgendosi in prima persona.