Processionaria del pino e delle conifere

Ultima modifica 20 gennaio 2021

L'insetto attacca solo il genere Pinus e da fine gennaio sono visibili i nidi sia sulle cime che sulle branche laterali delle piante. In caso di annate con forti attacchi si notano sulle medesime piante sia nidi apicali che nidi sulle ramificazioni. Si riscontra inoltre che le dimensioni dei nidi, sericei e di color biancastro, sono piuttosto grandi. A partire dalle giornate più calde dei mesi successivi le larve escono dai nidi, si nutrono e si spostano in processione verso il basso. Ed è questa la fase del ciclo biologico più "pericolosa" perché, nella migrazione al suolo le larve provviste di peli urticanti, arrecano fastidiosissimi eritemi cutanei a chi ne vene in contatto (uomini e animali domestici).

La lotta alla processionaria del pino risulta obbligatoria ai sensi del Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007 pubblicato sulla GU n°40 del 16 febbraio 2008 con riferimento all'Ordinanza sindacale adottata dal Comune di Cascina n. 6/2016.

ORDINANZA SINDACALE 6/2016

Tale decreto ministeriale stabilisce che la lotta al lepidottero è obbligatoria solo in quelle aree boschive in cui la presenza dell'insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento. Al Servizio Fitosanitario Regionale spetta il compito di impartire le modalità di intervento per il contenimento dell'insetto nelle aree suddette. Gli interventi di profilassi finalizzati alla prevenzione dei rischi connessi alla salute delle persone o degli animali sono disposti dalla Autorità sanitaria competente.

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