14. Cascina libera

Ultima modifica 5 aprile 2018

Nell'estate del 1944 le autorità fasciste e i podestà, preoccupati del pericolo rappresentato dal passaggio del fronte, abbandonano Cascina, lasciandola senza governo. Il 23 luglio si stabilisce in città il comando partigiano della XXIII Brigata Garibaldi e il 28 luglio si costituisce il Comitato di liberazione clandestino che, per circa un mese, rappresenterà l'unica autorità della zona, con sede in Palazzo Boni.
La mattina del 2 settembre le truppe angloamericane iniziano l'attraversamento dell'Arno e liberano la provincia di Pisa. La popolazione di Cascina può festeggiare la liberazione il 4 settembre. 

Collocazione targa: Cascina, piazza Caduti per la Libertà.

Archivio Storico Comune Cascina, Carteggio n. 65, carta sciolta del 6 settembre 1944. Il documento, immediatamente successivo alla liberazione di Cascina, certifica lo stato di ristrettezze economiche e mancanza di cibo con cui doveva convivere la popolazione.

6 settembre

Archivio Storico Comune Cascina, Carteggio n. 65, carta sciolta s.d. Il Comitato di Liberazione Nazionale di Titignano ricostruisce la situazione locale dall'allontamento delle autorità repubblicane.

CLN titignano

Archivio Storico Comune Cascina, Carteggio n. 65, carta sciolta del 3 febbrario 1945. Breve nota sull'arrivo delle truppe Alleate e sulla liberazione di Cascina.

liberazione

Archivio Storico Comune Cascina, Carteggio n. 65, carta sciolta del 28 aprile 1945. Il programma dei festeggiamenti diffuso la  CLN di Cascina per la Liberazione d'Italia.

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