Encomio del sindaco ai carabinieri De Iuorio e Bellomo

Pubblicato il 31 ottobre 2018 • Comune

«Sento il dovere, come sindaco di Cascina e come cittadino cascinese, di manifestare il plauso e l’apprezzamento dell’Amministrazione comunale e mio personale per il positivo risultato dell’operazione eseguita dagli appuntati Gianluca Bellomo e Biagino Di Iuorio a seguito della quale sono stati arrestati il 26 ottobre 2018 gli autori del furto in un’abitazione di Cascina consentendo la restituzione della refurtiva al proprietario».

Comicia così l'encomio scritto che, Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina, ha conferito stamattina ai due carabinieri della stazione di Navacchio, accompagnati in municipio dal maggiore Michele Cataneo, comandante della compagnia carabinieri di Pontedera, e dal maresciallo maggiore Antonio Pieroni, vice comandante della stazione carabinieri di Navacchio.

«Esprimo il mio plauso per l’azione coraggiosa e determinata posta in essere dai due appuntati -prosegue l'encomio a firma del sindaco - prontamente intervenuti su segnalazione di un cittadino ed intendo, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza cascinese, rendere il mio personale e sentito ringraziamento per la professionalità e la celerità con cui è stata risolta l’operazione. Rinnovo il mio apprezzamento e l'incoraggiamento di tutta la cittadinanza per il vostro impegnativo compito istituzionale nelle quotidiane attività di prevenzione, dimostrando non solo l’alto livello di professionalità ma anche costanza, dedizione completa e grande spirito di sacrificio che mettono ogni giorno a repentaglio la vostra incolumità per garantire quella di tutti i cittadini».

«Ho voluto consegnare l'encomio perché l'intervento ha un doppio significato» ha aggiunto Ceccardi. «Da una parte è stato possibile arrestate i ladri grazie alla collaborazione tra cittadinanza e forze dell'ordine. Dall'altra ha permesso di contrastare un episodio di microcriminalità, fatta sì di piccoli reati, come i furti in casa, ma che ci colpiscono più da vicino, che toccano la nostra sfera più riservata e i nostri affetti più cari. E che proprio per questo minano la nostra sicurezza quotidiana».