Verso la tariffa puntuale sull'indifferenziato: ecco come “etichettare” il contenitore

Pubblicato il 19 luglio 2018 • Ambiente

Sta arrivando per posta in questi giorni, a casa dei cittadini cascinesi, la busta con l'etichetta elettronica (il cosiddetto “tag”) da applicare sul contenitore grigio dei rifiuti indifferenziati. Dal ricevimento della busta, i cittadini hanno a disposizione 10 giorni per applicarlo sul contenitore. La “taggatura” è necessaria in vista dell'introduzione, a partire dal 2019, della tariffa puntuale sulla raccolta degli stessi rifiuti indifferenziati, una novità già annunciata nei mesi scorsi dal Comune con una serie di incontri pubblici.

A che cosa serve il tag adesivo. Ogni tag adesivo ha un codice stampato che identifica in maniera univoca ogni utenza e il rispettivo contenitore. Il tag deve essere applicato sul contenitore seguendo le istruzioni contenute nella lettera. Poiché la tariffa puntuale si basa sul numero di svuotamenti del mastello, ogni volta che una famiglia esporrà il contenitore fuori dalla porta l'addetto al ritiro registrerà il codice univoco contenuto nel tag adesivo che identifica l'utenza. Questa operazione comincerà ad essere effettuata a partire dal 10 agosto 2018. Da questa data in poi, i rifiuti indifferenziati collocati fuori dal contenitore taggato non saranno raccolti e il contenitore senza tag non sarà svuotato. Ogni utenza domestica avrà a disposizione 40 svuotamenti all'anno. Ogni svuotamento in più sarà addebitato a conguaglio nella bolletta Tari 2019.

L'ecosportello. Per informazioni, consigli o delucidazioni i cittadini possono rivolgersi all'Ecosportello del Comune, che si trova in via Palestro 2 a Cascina (tel. 050 719348, email ecosportello@comune.cascina.pi.it), aperto il lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle ore 13 e il martedì dalle ore 15 alle ore 18 (fino al 17 agosto il ricevimento pomeridiano è sospeso). All'Ecosportello si può prendere visione di un esempio di contenitore taggato.

Le dichiarazioni dell'assessore Del Seppia. «Con la tariffa puntuale sull'indifferenziato otteniamo diversi benefici - spiega Luciano Del Seppia, assessore all'ambiente di Cascina – perché i cittadini saranno incentivati a non gettare nell'indifferenziato rifiuti che invece dovrebbero essere gettati nell'organico o nel multimateriale leggero ed avranno interesse a svuotare il mastello dell'indifferenziato solo quando questo sarà pieno, per risparmiare sulla bolletta». «Il ritiro del rifiuto organico, della carta e del multimateriale non sarà a tariffazione puntuale -aggiunge Del Seppia- per cui risulterà più conveniente accrescere queste frazioni di raccolta differenziata. Ciò farà aumentare la percentuale e la qualità dei rifiuti differenziati, agevolandone il riuso, il recupero o lo smaltimento. Si tratta di un importante obiettivo per l'Amministrazione comunale e per l'assessorato all'ambiente in particolare, che mi impegnerò personalmente a raggiungere».

Nuova ordinanza. In vista dell'introduzione della tariffazione puntuale, il Comune ha emesso un'apposita ordinanza, la numero 34, approvata ieri martedì 17 luglio, con la quale ricorda e disciplina obblighi, metodologie e regolamentazione del nuovo sistema. L'ordinanza ricorda a tutti che i contenitori ed i sacchi devono essere collocati all’esterno dell’abitazione, su strada pubblica, nei giorni di raccolta indicati nel calendario. Per i rifiuti organici occorre usare i sacchi di carta con fondello che sono in corso di distribuzione e che sostituiranno gradualmente i sacchi trasparenti biodegradabili. I sacchi devono essere posti, ben chiusi, all’interno del contenitore marrone. Gli sfalci e le piccole potature devono essere legate in fascine e conferite direttamente ai centri di raccolta comunale. In alternativa è attivo un servizio di raccolta domiciliare, svolto nelle date indicate nel calendario annuale di servizio, a cui conferire al massimo 9 colli del peso massimo cadauno di 10 chili. I rifiuti indifferenziati (o rifiuto secco residuo) devono essere inseriti in sacchi di plastica da collocare nel contenitore grigio taggato, che deve avere il coperchio chiuso poiché il rifiuto in eccedenza al volume dello stesso contenitore in dotazione non sarà raccolto. Per i pannolini occorre usare i sacchi gialli consegnati dal gestore su richiesta a chi ha bambini al di sotto dei due anni e mezzo di età o persone non autosufficienti. Per la carta occorre usare buste di carta o sporte in cartoncino per la raccolta di riviste, giornali, fotocopie eccetera. Per il multimateriale leggero occorre usare il contenitore blu. Disposizioni specifiche sono previste per attività commerciali e imprese di servizi.

Divieti, sanzioni e controlli. L'ordinanza ricorda poi che: è vietato abbandonare rifiuti sulle aree pubbliche, di uso pubblico, in prossimità delle campane verdi stradali dedicate alla raccolta del vetro, nonché sulle aree private; è vietato esporre i contenitori o sacchi contenenti i rifiuti su aree pubbliche o private in giorni, in orari e con metodologie difformi rispetto a quelle stabilite; è vietato esporre sacchi esterni ai contenitori; è vietato conferire il vetro nelle apposite campane chiuso in sacchi, nonché conferirvi altri tipi di materiali o rifiuti; è vietato mescolare tipologie di rifiuti; è vietato il danneggiamento dei contenitori assegnati e dell'etichetta elettronica apposta sul contenitore indifferenziato. L'inosservanza a quanto disposto dall'ordinanza comporta sanzioni fino a 500 euro. Qualora previsto, il trasgressore è tenuto a proprie spese al ripristino dello stato dei luoghi.

«Per salvaguardare il nostro ambiente e il decoro urbano, l'Amministrazione comunale intende contrastare nel modo più efficace possibile le violazioni al regolamento del porta a porta – aggiunge Del Seppia – e per questo la giunta ha anche rideterminato gli importi delle sanzioni amministrative per chi non rispetta le regole sullo smaltimento dei rifiuti, importi che erano fermi al 1989, quando fra l'altro era sempre in vigore la lira. Inoltre continueremo ad effettuare controlli anche con sopralluoghi congiunti di polizia municipale, ufficio ambiente e Geofor per individuare i responsabili degli abbandoni indiscriminati dei rifiuti».