LA TINAIA - Chiuso il centro di accoglienza

Pubblicato il 24 agosto 2018 • Comune

«Vittoria! Dopo due anni di battaglie finalmente possiamo dirlo. La Tinaia chiude definitivamente. E' una vittoria di Cascina e per Cascina, una vittoria delle istituzioni, dei residenti e dei cittadini».

Esordisce così, Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina, durante la conferenza stampa tenuta stamattina nel cortile del centro di accoglienza de “La Tinaia” a Santo Stefano a Macerata. In mano il primo cittadino sfoglia il provvedimento con cui la Prefettura di Pisa ne dispone la chiusura.

«Finalmente stamattina è stato notificato dalla prefettura di Pisa il provvedimento di immediata chiusura del Cas “La Tinaia” - dice Ceccardi- con cui si prende atto di una situazione igienico-sanitaria assolutamente insostenibile. Noi lo abbiamo detto e denunciato da tempo, da anni. E non solo a parole. Lo abbiamo dimostrato e rendicontato con gli atti, con ordinanze sulla situazione igienica, sul sovraffollamento e anche sull'abusivismo edilizio presenti in questa struttura».

 

«Finalmente oggi la prefettura prende atto di tutto questo e La Tinaia chiude. Ciò anche grazie al fatto che sono stato bloccati gli sbarchi. Gli sbarchi non avvengono più, non c'è più l'emergenza di un anno fa, con i centri di accoglienza strapieni e con le persone che arrivavano qua. E così mentre la Tinaia poteva al massimo accogliere 23 persone, è arrivata in questi anni ad ospitarne oltre 100. In condizioni igieniche vergognose. Con i topi, vivi e morti, nei locali, i bagni rotti e le tubature delle fognature che colavano sui letti. E questo sarebbe il sistema di accoglienza sostenibile voluto dalle sinistre? Questa non è accoglienza, non è la nostra accoglienza!».

 

«Ero ancora all'opposizione quando ho cominciato questa battaglia, a fianco dei residenti, una trentina, che abitano questa frazione di campagna e che sono stati in questi anni minoranza rispetto agli ospiti della Tinaia. Tanti dei migranti presenti a La Tinaia hanno avuto provvedimenti di allontanamento per i comportamenti tenuti e i residenti hanno denunciato episodi di atti osceni».

 

«Diciamo grazie ad una sinergia che si è creata con il governo centrale, con il ministero dell'Interno guidato da Matteo Salvini, che ha bloccato gli sbarchi e permesso che questi immigrati fossero redistribuiti nei centri mezzo vuoti della provincia, che andranno sempre più scemando, perchè le politiche sull'accoglienza e sull'immigrazione sono nettamente cambiate. Ora, finalmente, il business è finito. Da 35 euro al giorno per migrante ospitato nelle proprie strutture, ora le cooperative o le società che li accolgono percepiranno 19 euro. Una srl come quella che gestisce La Tinaia poteva quindi guadagnare un milione all'anno con 100 migranti e poi tenerli nelle condizioni denunciate dagli stessi ospiti e certificate dai controlli di Asl, Vigili del fuoco e Comune. Il lucro è finito. Ora aiuteremo soltanto i veri bisognosi, i veri profughi che hanno bisogno di scappare dai propri paesi».

Il provvedimento della Prefettura mostrato in conferenza stampa stabilisce la chiusura immediata del centro La Tinaia e l'immediato trasferimento dei 41 richiedenti asilo presenti in altri Cas operativi nella provincia e individuati in base alla disponibilità di posti. Il trasferimento è programmato nel pomeriggio di oggi. (dp)