Vendita per asporto consentita anche per le bevande

Pubblicato il 27 aprile 2020 • Commercio

A seguito dell'ordinanza della Regione Toscana n.41 del 22 aprile 2020, che ha consentito la possibilità di effettuare la vendita di cibo da asporto, sia da parte gli esercizi di somministrazione alimenti sia delle attività artigianali, dietro l'osservanza di stringenti e specifiche misure, in data odierna è stata emanata l'Ordinanza Sindacale n.46, riguardante gli esercizi di somministrazione alimenti e attività artigianali, con la quale si consente la vendita per asporto di bevande, oltre che di cibi cotti o preparati, in aggiunta al servizio della consegna a domicilio di alimenti e bevande, purché nel rispetto delle medesime prescrizioni previste dall'Ordinanza regionale, ovvero:
- necessità di previo appuntamento telefonico o online;
- ritiro dei prodotti ordinati tramite appuntamenti dilazionati nel tempo;
- ritiro dei prodotti ordinati di un cliente per volta;
- esclusione di ogni forma di consumo sul posto.

Tale provvedimento si è reso necessario dopo che nei primi giorni di applicazione dell'ordinanza regionale era stata diffusa l'interpretazione secondo la quale l'asporto dovesse limitarsi ai soli alimenti

 

Ordinanza

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